
Laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in Angiologia e Cardiologia. Aiuto U.O. di Cardiologia e Responsabile del Servizio di Angiologia ed Ultrasonologia Vascolare C.d.C. Villa Bianca (TN). Socio AIMS (Associazione Italiana Medicina del Sonno).
L’ecocardiogramma da stress è un test provocativo al pari del test da sforzo. Consiste nell’esecuzione di un ecocardiogramma transtoracico mentre il paziente viene sottoposto ad uno stress che può essere farmacologico (somministrazione di farmaci attivi sul sistema cardiovascolare) o fisico (esercizio a carico crescente preferibilmente su lettoergometro). Sia l’ecostress farmacologico che quello fisico sono utilizzati come alternativa al test ergometrico o come gradino successivo nell’iter diagnostico. Come alternativa al test ergometrico nei pazienti che non possono compiere uno sforzo fisico (patologie ortopediche, dell’apparato respiratorio o circolatorio). Come step successivo nel caso in cui il test ergometrico non abbia fornito informazioni estaustive sulla patologia del paziente in quanto la sensibilità e la specificità dell’ecostress (sia farmacologico che fisico) è più elevata.
I farmaci più utilizzati nell’esecuzione dell’ecostress farmacologico sono la dobutamina ed il dipiridamolo che hanno meccanismi di azione ed antidoti differenti e vengono somministrati per via endovenosa secondo schemi standardizzati. La scelta del farmaco da utilizzare (dobutamina o dipiridamolo) è significativamente influenzata dalla storia clinica del paziente per cui dipende assolutamente dalla decisione assunta dal Medico che effettuerà il test. Durante l’esame, ad intervalli di tempo codificati, vengono registrate le immagini ecografiche del cuore in movimento e contestualmente viene registrata una traccia ECGrafica a 12 derivazioni con le stesse modalità e criteri ed attrezzature utilizzate per il test ergometrico.
Le indicazioni all’esecuzione sono: valutazione di una cardiopatia ischemica e/o presenza di miocardio vitale (nei casi di ridotta contrattilità); valutazioni emodinamiche nel caso di una valvulopatie. Le controindicazioni all’esecuzione del test e i criteri di interruzione sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli di un test ergometrico. L’ecostress farmacologico o fisico sono test affidabili (accuratezza diagnostica significativamente superiore a quella del test da sforzo) e sicuri.
L’apnea ostruttiva nel sonno (OSA: Obstructive Sleep Apnea) è caratterizzata da apnee/ipopnee notturne che, alterando la qualità del riposo, causano stanchezza, sonnolenza e rallentamento dei riflessi nelle ore diurne. Le forme lievi possono essere asintomatiche; quelle più avanzate si associano a sintomi configurando una Sindrome (OSAS: Obstructive Sleep Apnea Syndrome).
Il primum movens è l’ipotonia muscolare delle vie aeree superiori indotta dal sonno che vibrano generando russamento, ma il collasso delle pareti delle vie aeree può determinare l’apnea e, nel tentativo di interromperla, il cervello si porta ad un piano più superficiale del sonno (microrisveglio). Il soggetto non ne ha consapevolezza poiché i microrisvegli si ripetono mentre lo stato di coscienza resta assopito.
Sintomatologia: sonno non ristoratore, cefalea al risveglio, sonnolenza diurna, difficoltà a mantenere lo stato di vigilanza, rallentamento dei riflessi, facile affaticabilità, depressione ed irritabilità.
La perdita di vigilanza potrebbe comparire anche durante lo svolgimento di attività che espongano a rischi per la salute del lavoratore o di quella altrui. Oltre a problemi infortunistici o socio-familiari, i soggetti con OSAS possono avere complicanze cardio-cerebrovascolari sia acute che croniche. Vi è un aumento dell’incidenza di: ipertensione arteriosa, ipertrofia/dilatazione ventricolare sinistra e destra, angina pectoris, ischemia miocardica silente, morte improvvisa aritmica, bradiaritmie, blocchi atrioventricolari, fibrillazione atriale, aritmie ventricolari sia semplici che complesse, ictus cerebri.
Si stima che i pazienti affetti OSAS, in Italia, siano circa due milioni. In presenza dei sintomi citati è consigliato rivolgersi ad un Centro specializzato dove si possa effettuare l’indagine strumentale per diagnosi di OSA: la polisonnografia.
L’esame può essere eseguito ambulatorialmente grazie a moderni sistemi portatili, per cui dormendo nella propria abitazione. In alcuni casi la terapia dell’OSAS è l’uso della CPAP (Continuous Positive Airway Pressure): un generatore di flusso di aria pressurizzata che, inviata attraverso un tubo ed una mascherina nelle vie aeree superiori, ne determina un’apertura forzata durante il collasso delle strutture molli.